Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica di Fiesole
29 Gennaio 2023
A distanza di tre anni, dall’ultima Assemblea elettiva del 2020, l’Azione Cattolica di Fiesole, il 29 Gennaio è tornata a riunirsi in presenza nel Salone del Seminario di Fiesole.
Settanta responsabili tra giovani e adulti e una coraggiosissima giovanissima, si sono incontrati con molta emozione ed entusiasmo in uno degli appuntamenti più importanti della vita associativa.
L’Assemblea è iniziata con la recita delle Lodi insieme al Vescovo Stefano che ha salutato tutti i presenti esortando l’Azione Cattolica a porre al centro la vita spirituale, come elemento fondante delle sue scelte e del suo servizio e di contribuire attivamente al cammino sinodale della Chiesa come una importante sfida e opportunità.
A seguire la presidente ha aperto i lavori ringraziando il Signore per i doni che continua ad elargire, tutti i presenti per il loro prezioso contributo alla vita della Chiesa, Mons. Vescovo per il suo continuo e attento accompagnamento, il Rettore Don Fabio Celli per la sua fraterna accoglienza, la Vicepresidente Nazionale del Settore adulti Paola Fratini e il Delegato regionale Stefano Manetti per il loro importante lavoro a servizio dell’Associazione, la Presidente Diocesana dell’Azione Cattolica di Firenze Elisa Giannasi per la sua presenza fraterna e la relatrice Adelaide Iacobelli responsabile della Promozione Associativa Nazionale.
Ha riportato il saluto della “storica” presidente Annamaria Cuccuini, che per la prima volta è mancata all’appuntamento assembleare ma che non ha voluto far mancare il suo affetto e la sua vicinanza oltre a spronare l’associazione a continuare il suo importante ruolo come spalla solida su cui la Chiesa può poggiare.
La presidente ha ripercorso le tappe, i cambiamenti e le sfide epocali che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni, facendo memoria di come l’associazione ha provato a viverle, a fare discernimento, a cercare nuove vie e forme. Ha richiamato alla necessità di rinnovarsi passando attraverso un processo di conversione spirituale di affidamento allo Spirito che aiuti a discernere ciò che è da consolidare e ciò che è da sperimentare.
Rimettere al centro il gruppo e la parrocchia anche nella sue nuove forme, è per l’Azione Cattolica una priorità, perché attraverso di essi si scelgono tempi e luoghi definiti in cui costruire relazioni concrete, fare formazione spirituale, culturale, politica e quindi umana.
Ha descritto l’attuale configurazione dell’associazione fiesolana, che al livello regionale è una delle più ricche con i suoi 962 iscritti, in crescita. Di questi 962 il 50% sono adulti sopra i 30 anni, il 25% ragazzi dell’ACR, il 20% tra giovanissime e giovani al di sotto dei 25 anni , mentre il picco minimo è rappresentato dalla fascia tra i 26 e i 30.
Dopo l’introduzione, i responsabili dei settori: Manuele Pieraccioni e Maria Chiara, vicepresidenti adulti, Nicola Secciani e Chiara Broccoli vicepresidenti Giovani e Giovanni Manetti, Responsabile ACR, hanno presentato i processi, le criticità, le prospettive future delle loro realtà. E’ emerso, che nonostante le difficoltà del periodo, a livello diocesano esiste un gran fermento in particolare nella fascia degli adolescenti coinvolti sia nel sevizio educativo, sia nel loro cammino di giovanissimi. Tutti i settori hanno scelto di investire in un accompagnamento diocesano sia per adulti che per i giovanissimi e per gli educatori ACR, attraverso degli appuntamenti a cadenza mensile, in modo da ricostituire dei nuclei da cui ripartire per promuovere l’associazione nelle parrocchie, in cui al momento attuale si è fortemente indebolita.
I punti critici emersi riguardano la fascia degli adulti più giovani (dai 25 ai 40 anni) che si ha difficoltà a intercettare e ad accompagnare e il coinvolgimento delle famiglie; punti che saranno posti all’attenzione dell’intera associazione.
La mattinata è continuata e si è conclusa con il ricco e significativo intervento della bravissima relatrice sul tema della Speranza.
Adelaide è partita dal brano del Vangelo di Matteo ( Mt, 28, 16-20), Parola di riferimento per tutto l’anno associativo, per guidarci in una riflessione sulla speranza che parte dalla Parola stessa.
Gesù si rivolge ad una Chiesa imperfetta ed incompleta (costituita non più da 12 ma da 11 apostoli), una Chiesa bisognosa e fragile. Questo è il primo messaggio che ci riempe di pace e fiducia perché ci libera da inutili ansie da prestazione. Il Signore, inoltre si fa incontrare nella quotidianità delle nostre vite (la Galilea) e da lì ci chiede di ripartire. La nostra ordinarietà diventa contemporaneamente luogo e tempo di incontro e di missione. Lì ci riempiamo di stupore nell’incontrarLo e nello stesso tempo siamo pieni di incertezze (“.. si prostrarono. Essi però dubitavano..”). Il Signore non si turba difronte alle nostre incongruenze ma si avvicina e ci rassicura senza esitazione, confermando la sua Signoria nei Cieli e in terra. Nello stesso tempo, però, ci esorta a partire con fiducia per condividere il Suo amore per ciascuno.
Dove nasce allora la Speranza per noi cristiani? La Speranza nasce dalle parole che il Signore rivolge ai discepoli e a ognuno di noi: “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo“. Sapere che il Signore che ha potere su tutto, camminerà con noi fino alla fine del mondo non può che riempirci di gioia e fiducia e quindi esortarci a non bloccarci sulle nostre paure e fragilità ma a contare sulla Sua presenza.
Adelaide quindi ha invitato tutta l’associazione a non avere paura di raccontare l’esperienza bella del servizio in Azione Cattolica come scelta vocazionale significativa per la vita delle persone che tramite essa possono incontrare ed essere incontrate dal Signore. Promuovere l’Azione Cattolica è un invito ad una bella esperienza di fede e umana e quindi dobbiamo riscoprire la passione di questo impegno e responsabilità. Essere di azione cattolica non è un generico accompagnamento alla vita delle persone ma è un accompagnamento che si sceglie di viverlo in forma associata. Viverlo in modo associato significa imparare a collaborare, a discernere insieme, a fare scelte condivise, e a farsi scegliere da altri, significa imparare ad ascoltare e ad aspettare tutti, significa imparare la democrazia, a pregare insieme a prendersi cura del tutto, anziché della parte, significa allenarsi ad essere Chiesa.
E’ seguito un ampio e appassionato dibattito in cui sia giovani che adulti si sono confrontati con semplicità e sincerità e in cui sono emersi tanti spunti di riflessione per l’intera associazione.
Dopo un bel pranzo preparato dal Seminario, ci siamo goduti una passeggiata sulla collina fiesolana, concludendo con la Santa Messa in cattedrale celebrata dal Vescovo Stefano. Altro dono ricevuto è stato quello di poter condividere la celebrazione con le comunità dei religiose e religiosi della nostra Diocesi, in occasione della festa della vita consacrata. La bellezza della Chiesa si rivela in questa molteplicità di espressioni che tutte concorrono a rendere visibile l’amore del Signore per tutta l’umanità.
Da tutti i doni ricevuti in questa giornata, l’Azione Cattolica di Fiesole continuerà con rinnovata speranza e fiducia ad accogliere l’invito del Signore. “ANDATE DUNQUE!”
Simona Granchi
Presidente diocesana dell'AC di Fiesole